L'Abbazia di San Giovanni in Venere

A pochi metri dall'ingresso a Villa Mayer si accede alla piazza antistante l'Abbazia di San Giovanni in Venere. Monumento nazionale, presente sulle riviste dell'UNESCO, l'Abbazia è un luogo denso di storia e di miti e leggende. Sul luogo dell'attuale chiesa sorgeva un tempio pagano dedicato a Venere conciliatrice risalente all'80 A.C., mentre il primo nucleo cristiano risale al 540 D.C.

 

L'Abbazia conosce uno sviluppo impetuoso nei secc.X e XI e acquisisce la sua forma attuale, cistercense a tre navate, con soffitto in legno. In quell'epoca vengono anche edificati il chiostro ed il monastero che ospitava fino a 120 monaci e che ora è molto ridotto. Nel sec. XII l'Abbazia è il più grande feudatario ecclesiastico del Regno di Sicilia ed i suoi possedimenti spaziano in buona parte dell'Abruzzo e si estendono fino a Ravenna ed a Benevento e proseguono in Croazia.

 

 

Nel XIII sec l'Abbazia decade politicamente ed economicamente, ma la sua struttura architettonica rimane quella che ancora vediamo: il portale della Luna è l'ingresso principale, ricco di marmi ad altorilievo; il portale delle Donne è quello laterale e di uso comune, anch'esso decorato con marmi; il campanile è mozzato e le sue feritoie ne fanno intuire l'uso di torre fortificata e difensiva dagli attacchi dei pirati; opposte al portale della Luna, si trovano le tre absidi, visibili dal mare e ricche di archi e bifore; sotto l'altare maggiore si trova una cripta sostenuta da colonne di epoca romana e con affreschi del 1200.

Proseguendo oltre il convento verso un piccolo bosco ci si può affacciare sul belvedere da dove si gode di uno splendido panorama sulle spiagge e sui trabocchi di Fossacesia e Rocca San Giovanni. Proprio sotto il terrazzo antistante le absidi sorge un olivo di 1700 anni, purtroppo non più vivo, ma con la sua struttura contorta e scultorea sembra vegliare dall'alto gli olivi più giovani e la costa dei trabocchi